Oggi faremo un percorso incentrato sui Castelli Romani che ci farà scoprire alcune delle perle monumentali, culturali e paesaggistiche del classico “fuori porta” della capitale. L’itinerario è semplice, ma è necessario seguirlo in automobile, perché sono previsti spostamenti di alcuni kilometri tra un paese e l’altro.
Per rendere il nostro tour dei Castelli Romani più divertente e facile da seguire, abbiamo realizzato anche un nuovo itinerario interattivo, che vi proponiamo di seguire anche a mezzo dell’app Wikiloc.
Prima di avventurarci alla scoperta dei Castelli Romani, vi segnaliamo gli altri itinerari interattivi Wikiloc che abbiamo pubblicato fino ad oggi:
- Una Passeggiata per Via Merulana
- Una Passeggiata per il Monte Celio
- Parco degli Acquedotti: Itinerario Interattivo e Storia
- Itinerari Interattivi: il Centro Storico di Subiaco
- Itinerario Interattivo: i Monasteri di Subiaco
- La Villa dei Sette Bassi nel parco dell’Appia Antica [itinerario interattivo]
Il nostro tour dei Castelli Romani inizia da Frascati, con l’esplorazione della favolosa Villa Aldobrandini, che sorge su un’altura panoramica che domina l’ingresso della città di Frascati. Villa Aldobrandini fu costruita su un preesistente edificio nel 1550 per volere del cardinale Pietro Aldobrandini, nipote del Papa Clemente VIII.
Villa Aldobrandini era dotata di giardini e giochi d’acqua, come il celebre Teatro d’Acqua, e anche di altri edifici fondamentali per assicurare tutti i confort dell’epoca alla famiglia Aldobrandini e a tutte le altre che utilizzeranno la villa, come ad esempio le Scuderie Aldobrandini. Villa Aldobrandini è solo una delle tante ville Tuscolana o Frascatane che è possibile trovare disseminate nel comune di Frascati.
Poco distante dalle seicentesche Scuderie Aldobrandini, restaurate dal famoso archistar Massimiliano Fuksas e di recente trasformate in un moderno polo culturale e polifunzionale, sorgono gli uffici del Comune di Frascati, i cui simboli legano la storia di questa città con quella di Roma: le chiavi di San Pietro e i colori rosso e giallo del comune di Roma.
Il monumento ai caduti di Frascati offre una duplice panorama sia guardando verso monte (in direzione della città eterna) che verso valle (in direzione dei Colli Albani). Il monumento è caratterizzato da una colonna in granito con capitello ionico e fasce decorative in bronzo, un braciere sulla sommità e un statua in bronzo che rappresenta una vittoria alata con elmetto e braccio destro teso a sostenere una corona d’alloro. Un monumento che certificava il grande sacrificio della popolazione di Frascati soprattutto durante la grande guerra mondiale, con più dell’1% di caduti rispetto alla popolazione.
La città di Frascati è certamente famosa per le sue ville sontuose, ma il suo centro storico è caratterizzato da un miscuglio di tanti edifici storici di tipologie e periodi storici diversi, con chiese che si integrano perfettamente in vicoli suggestivi offrendo anche scorci ad effetto. Uscendo da uno di questi vicoli è possibile ammirare la monumentale Cattedrale di San Pietro, caratterizzata da materiale locale come la pietra Tuscolana e anche il celebre travertino della città di Tivoli.
Una delle fonti d’acqua che ha alimentato la città di Frascati nei secoli è stata sicuramente L’Aqua Algentiana, o Algentina, proveniente da Tivoli pochi kilometri da Roma. Questa fonte, che nasce dal monte Algido, porta in città la stessa acqua che alimentava il Belvedere di Villa Aldobrandini.
Frascati è famosa anche per i suoi prodotti tipici gastronomici, che potete trovare disseminati nei vari negozietti che vendono dalla porchetta al vino, fino alla pupazza frascatana. Classico elemento di Frascati, così come di altre città dei Castelli Romani, sono sicuramente le fraschette, luoghi dove è possibile degustare tutti i prodotti tipici della zona, ma che originariamente distribuivano solo vino ad avventori che portavano il cibo da casa. Uno dei prodotti tipici gastronomici della città di Frascati è sicuramente la pupazza frascatana, una bambola che si può trovare anche come biscotto dolce caratterizzata da tre mammelle, due per il latte e una per il vino.
Uscendo da uno dei tanti vicoli che caratterizzano il centro urbano della città di Frascati è possibile trovarsi di fronte il Palazzo Vescovile, che rappresenta la sede della Diocesi Tuscolana e che sorge dove una volta svettava la rocca attorno alla quale si è sviluppato il successivo nucleo abitativo di Frascati.
Non molto distante dal Palazzo Vescovile è possibile scorgere il campanile romanico della Chiesa di Santa Maria del Vivario (nota anche come Chiesa di San Rocco, uno dei santi patroni di Frascati); il nome della chiesa è molto probabilmente dovuto al fatto che la chiesa sorge sulle antiche rovine di una villa romana, e nello specifico sopra un vivarum (vivaio). L’interno della Chiesa di Santa Maria del Vivario è caratterizzato da tre navate divise da colonne in pietra, decorate con capitelli marmorei. Sall’area sacra (abside ed arco trionfale) è possibile scorgere degli affreschi del tardo ‘400 e riconoscere le figure dei santi patroni di Frascati, San Sebastiano e San Rocco.
Nella piazza antistante la Chiesa di Santa Maria del Vivario è possibile ammirare la parte posteriore del Palazzo Vescovile, e una fontana ottagonale realizzata per volere del Cardinal d’Estouteville verso la fine del 1400.
Piazza San Rocco è sicuramente uno dei punti di ritrovo della movida giovanile nella città di Frascati. In questa piazza (e non solo) è possibile trovare diverse cantine dove degustare il vino tipico di Frascati, il Frascati superiore.
Risalendo da Piazza San Rocco è possibile raggiungere un altra piazza caratteristica di questa città, Piazza Paolo III Farnese. La piazza prende il nome dal celebre papa che commissionò il Giudizio Universale a Michelangelo, ma il suo nome è legato alla città di Frascati perché pare che il pontefice preferisse il vino locale a quelli francesi che a suo parere “davano alla testa“. Rientrando verso Piazza San Pietro e la Cattedrale di Frascati è possibile trovare numerose fraschette e presidi slow food che sono praticamente disseminati in ogni angolo della città.
Un altra celebre Chiesa di Frascati è la Chiesa del Gesù, una chiesa che presenta un impianto contro-riformato a navata unica con cappelle radiali e una facciata molto sobria, mentre l’interno (cupola e abside) è caratterizzato da un celebre trompe l’oeil. Per ritrovare queste due caratteristiche (austerità nella facciata e trompe l’oeil) bisogna recarsi a Roma ed ammirare due chiese, la Chiesa del Gesù e la Chiesa di Sant’Ignazio da Loyola.
Lasciandoci alle spalle la Chiesa del Gesù ritorniamo a Piazza San Pietro, dominata dalla sua cattedrale e la fontana, realizzate con la caratteristica roccia Tuscolana. Il belvedere che precede il monumento ai caduti e la veduta a volo d’uccello di Villa Aldobrandini è spesso occupato da stand che espongono prodotti tipici (e non solo) di questo territorio. Il panorama su Roma dal belvedere di Frascati è mozzafiato, anche grazie alla vicinanza di Frascati dalla capitale, meno di 10 km dal grande raccordo anulare di Roma.
Lasciando Marino di Roma è possibile scorgere sulle pendici di Monte Cavo un’altra celebre città dei Castelli Romani, Rocca di Papa. Il territorio dei Castelli Romani è caratterizzato anche da due laghi di origine vulcanica, Lago Albano e il Lago di Nemi. Il primo è noto anche con il nome di Lago di Castello perché associato alla cittadina di Castelgandolfo, una delle città più piccole dei Castelli Romani.
Lasciandoci alle spalle il Lago Albano si giunge nella più piccola città dei castelli romani, Nemi. Il nome della città deriva da nemus, cioè bosco. La città di Nemi, come molte altre dei Castelli Romani, è caratterizzata dalla presenza di numerose fraschette e vari presidi slow food, specializzati soprattutto in norcineria, oltre alle celebri fragoline di bosco di Nemi, che ritroviamo in tanti prodotti tipici gastronomici locali come liquori, miele, marmellate e diversi dolciumi come le tartine con crema e fragoline.
Il borgo della città di Nemi è molto caratteristico, tanto che è riuscita ad attirare per anni viaggiatori e studiosi. Inoltre, come altre città lungo il versante ad est, Nemi fu per secoli un passaggio sicuro per pellegrini e viaggiatori in transito da e verso Roma lungo la Via Francigena. Il borgo cittadino di Nemi è caratterizzato anche da resti di strutture antiche e moderne come Palazzo Ruspoli, una delle famiglie che hanno gestito questo feudo tra Roma e Napoli. Palazzo Ruspoli è oggi utilizzato per mostre ed esposizioni temporanee, spesso collegate a periodi di festa come Natale, Pasqua e altre festività da calendario.
Il Lago di Nemi è un lago di origine vulcanica molto più piccolo del Lago Albano. Trattandosi di un lago di origine vulcanica, anche le sue acque sono lievemente frizzanti e soprattutto fresche al palato. Il Lago di Nemi è anche famoso perché, durante il ventennio fascista, vennero recuperate due navi romane realizzate per volere dell’imperatore Caligola. Gli scafi delle due navi andarono completamente distrutti durante il secondo conflitto mondiale, ma i suoi ornamenti in bronzo si possono ancora ammirare nel museo di Palazzo Massimo a Roma.
Lasciando la cittadina di Genzano si arriva alle porte di Ariccia, dove troviamo un luogo di culto particolarmente caro ai cittadini di Ariccia, la Chiesa di Santa Maria di Galloro. Si tratta di una Chiesa seicentesca commissionata per volere del Papa Urbano VIII dopo il ritrovamento di un’immagine della Vergine da parte di un ragazzo; questo ritrovamento miracoloso generò un forte culto sull’immagine tale da richiamare numerosi devoti pellegrini e portare alla costruzione del santuario. Tra i miracoli attribuiti all’icona della Vergine c’è sicuramente quello legato all’episodio della peste del 1656 che colpì diverse città fino a Roma, ma non il territorio ariccino.
Lasciando alle spalle la Chiesa di Santa Maria di Galloro si entra nella città di Ariccia attraverso Porta Napoletana, chiamata così perché guarda in direzione sud, proprio in direzione di Napoli.
La Collegiata di Santa Maria dell’Assunta in Cielo (o semplicemente Collegiata Nuova di Ariccia) è una chiesa realizzata da Bernini prendendo spunto da due grandi monumenti romani, il Pantheon e la Basilica di San Pietro. La presenza di Bernini ad Ariccia dimostra che i grandi artisti (e i loro allievi) lavoravano non solo nelle grandi città ma anche in piccoli centri, per quanto sempre alle dipendenze di grandi signori (principi e papi) e dei loro familiari.
Una delle perle di Ariccia è sicuramente Palazzo Chigi, un palazzo che conserva ancora arredamenti caratterizzati da pareti ricoperte da cuoio, tessuti, quadri di differenti dimensioni e affreschi, in stili che spaziano dal seicentesco, al settecentesco fino agli inizi dell’ottocento.
Palazzo Chigi è caratterizzato da diversi appartamenti e ambienti come quello del Piano Nobile, arredati con diverse decorazioni come quello della Sala delle Monache, che evidenza il destino di buona parte delle donne della famiglia Chigi che non convolavano a nozze. Altre stanze di Palazzo Chigi sono caratterizzate da cimeli che evidenziano la politica matrimoniale dei Chigi con grandi monarchie Europee, come quella degli zar di Russia. Non mancano sale che evidenziano come sia cambiato il gusto e soprattutto la percezione della bellezza nel tempo, come la Sala delle Belle. Palazzo Chigi è famoso anche perché è stato utilizzato come set cinematografico per diversi film come ad esempio Il Gattopardo, che ha utilizzato la Sala Verde come camera da letto della principessa Salina.
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