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Storie di Roma

Il blog di Fabio Salemme su RomaGuideTour.it

A Spasso per i Quartieri Storici Romani: Le Strade del Rione Monti

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Negli articoli precedenti abbiamo parlato della storia di uno di più noti rioni di Roma, il Rione Monti, rione particolarmente apprezzato per le sue stradine e i tanti scorci che lo caratterizzano come Via del Boschetto, Via dei Serpenti, Via Panisperna, Via dei Selci, Via Baccina e tante altre deliziose stradine del quartiere, tutto da girare a piedi. Oggi quindi faremo un focus sulle strade con scorci da cartolina del Rione Monti, dove potrete trovare tante botteghe, studi d’artista e tanto slow food romano, tutte destinazioni delle nostre esperienze tipiche di arte, cibo e artigianato a Rione Monti.

Le strade del Rione Monti sono caratterizzate da abitazioni, botteghe, negozietti, trattorie, bar e locali vari, che spesso confluiscono su piazzette come Piazzetta Madonna dei Monti, centro di aggregazione per i residenti locali e frequentatori occasionali. Monti è un rione in continua evoluzione, un’attrazione per migliaia di turisti, vista la sua vicinanza al Colosseo, ai Fori Imperiali, ma anche alle sue tante case torri e i palazzi nobiliari, che lo rendono uno dei rioni più belli e carichi di storia di tutta Roma, conservando le caratteristiche di una Roma senza tempo che va dal medioevo alla belle époque.

Tra le strade più caratteristiche sicuramente c’è Via in Selci, stradina che scende lungo l’antico tracciato del Vicus Suburranus. I “selci” da cui prende il nome questa strada, altro non erano delle pietre che caratterizzavano il manto stradale antico, che fu ritrovato in questa zona. I selci, meglio noti a Roma come sanpietrini, hanno caratterizzato per secoli il manto stradale di molti altri quartieri ed in generale l’immagine di una Roma da cartolina oramai cancellata quasi del tutto dal progresso.

Altra celebre strada del rione è sicuramente Via degli Annibaldi, che prende il nome da una delle tante famiglie che avevano in questa zona le loro case fortificate e torri nel Medioevo, come è anche il caso per Via Frangipane, Via dei Capocci, o Via dei Ciancaleoni. A queste case-torri si aggiungeranno nei secoli successivi palazzi e terreni meno fortificati e più raffinati in linea con il gusto dell’epoca, come nel caso della Salita del Grillo e la sua piazza, o la Salita dei Borgia; strade che ci fanno quasi una cronostoria di tutte le famiglie che si sono spartite il potere della città eterna.

Tornando ai Borgia, famiglia d’origine spagnola, è ancora oggi possibile ritrovare stemmi del loro casato ma anche resti di palazzi e rocche disseminate a Roma e provincia. Tra questi, a pochi passi dai Fori Imperiali e dal Colosseo, troviamo appunto nel Rione Monti la Salita dei Borgia, che risale dal vicus suburranus verso San Pietro in Vincoli e si crede essere collegata al celebre Vicus sceleratus dove Tullia calpestò con il suo carro il cadavere del padre Servio Tullio per favorire l’ascesa al trono del suo amante, nonché marito di sua sorella minore e l’ultimo re di Roma, Tarquinio il Superbo.

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Scendendo lungo via Cavour è possibile incrociare un altra strada collegata che è il cuore del nostro tour di arte cibo e artigianato a Monti, il Vicolo delle Carrette. Questo vicolo non è che il superstite di una piazza e di una via omonima dove sostavano i carretti che portavano vino e altri generi alimentari dai Castelli Romani fino in prossimità del mercato del Foro. Via Cavour, a differenza delle stradine e vicoli che abbiamo trattato è una delle strade moderne aperte a fine Ottocento per velocizzare i collegamenti con diverse parti della città. In questo caso dove lo scopo principale di questa strada era quello di creare un collegamento rapido e lineare tra l’Esquilino e Piazza Venezia, attraversando la valle della Suburra.

Parallelamente a Via Cavour, verso l’antico quartiere della Suburra possiamo ritrovare un altra strada caratteristica del rione Monti, Via Urbana. Questa strada probabilmente segue l’antico tracciato del Vicus Patricius, mentre l’attuale toponimo deriva da papa Urbano VIII, famoso per la celebre pasquinata. Lungo Via Urbana è possibile trovare diverse pietre d’inciampo, come quella di Don Pappagallo collegato all’eccidio delle Fosse Ardeatine, e interessanti edifici religiosi come l’antica Chiesa di Santa Pudenziana, che includiamo sempre nel percorso del nostro tour alla scoperta delle Chiese di Roma.

Altre due strade moderne del rione Monti, ma comunque collegate alla tradizione e alla storia della Città Eterna sono sicuramente Via Magnanapoli e via Panisperna. Queste due strade sono collegate proprio dall’area di Magnanapoli (probabilmente una corruzione di Balnea Napoli), uno slargo fiancheggiato da tanti monumenti antichi e moderni che includono i Mercati di Traiano, la Torre delle Milizie e la Chiesa di Santa Caterina a Magnanapoli; al centro della rotatoria di Magnanapoli restano a vista alcuni massi delle antiche Mura Serviane. Qui si pensa che fosse localizzata una delle tante porte che regolavano l’accesso e l’uscita alla città di Roma ed oggi scomparse, Porta Sanqualis.

Da Largo Magnanapoli, percorrendo Via Panisperna, è possibile raggiungere San Martino ai Monti, strada dal nome particolare che ha diverse storie sull’origine del toponimo. Tra le storie più suggestive c’è certamente quella che vuole che il suo nome si colleghi ai monaci di San Lorenzo in Panisperna, che nel giorno di festa del loro Santo distribuivano panis et perna cioè pane e prosciutto ai poveri. In realtà questa chiesa è menzionata anche come Parasperna in una bolla di Papa Giovanni XII, un termine derivante dalla corruzione della parola greca para (presso) e di quella derivante dal latino antico sperno (confine), quindi una chiesa che sorgeva nei pressi di un confine probabilmente di proprietà importanti.

Secondo un’altra ipotesi il nome Panisperna potrebbe derivare dal cognome di due famiglie, i Pane ed i Perna, e da questa fusione dei due cognomi sarebbe nato l’attuale toponimo. Infine altre ipotesi riconducono questo nome al cognome gentilizio dei Perpennia e o ancora ad una corruzione di Palisperno, cioè palis (pali o verghe) e sterno (distendo), per cui sarebbe un riferimento al Martirio di S. Lorenzo, messo a bruciare sui ferri di un braciere proprio a Rione Monti.

Interessati a scoprire altri aneddoti sui luoghi, i personaggi e le vicende del Rione Monti? Pronti a perdervi nel dedalo di stradine ricche di storia e di vicoli ricchi di botteghe e vita? Seguitemi nella mia visita guidata dedicata al Rione Monti, e alla scoperta parallela dell’universo di arte, cibo e artigianato tipico romano che arricchisce questo pittoresco quartiere storico della capitale, o in un altro dei miei diversi tour e visite guidate a Roma e provincia.

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