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Storie di Roma

Il blog di Fabio Salemme su RomaGuideTour.it

Edilizia nell’Antica Roma: Crasso e Le Insulae

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Crasso e le insulae

Vi sarà  sicuramente capitato, nella nel corso degli anni, di vedere nella vostra città o in quelle che avete visitato, tantissimi monumenti legati ai nomi illustri della Storia. Vi sarà  pure capitato, con altrettanta frequenza, di perdervi tra date, luoghi e cenni storici, senza scoprire cosa cela davvero quel monumento. Oggi vorrei raccontarvi di Crasso e di uno dei monumenti di Roma che forse meglio lo rappresenta. Metterò l’attenzione non tanto sulle imprese politiche che il monumento rappresenta, ma ma sul riferimento alla sua meno nota attività  d’imprenditore edile.

Le insulae e la vita quotidiana a Roma

Tra gli innumerevoli edifici che Roma ospita vi è un’insula situata lungo il lato sinistro del Vittoriano, al di sotto della Basilica di S. Maria in Ara Coeli. Questa insula risale al II secolo d.C., un edificio di epoca imperiale, spesso ignorato dai turisti. Invece vi accorgerete che è un edificio interessante perchè racconta la vita quotidiana che si viveva nella antica Roma. Immaginate di vivere in questa grande città, che intorno al I secolo conta quasi un milione di abitanti, e si trova a fronteggiare il problema di dare un tetto ad ognuno di essi. Non tutti avevano una casa, anzi vi era chi non riusciva a permettersi nemmeno una stanza. L’enorme domanda abitativa portava ad affitti molto alti e speculazioni di ogni genere.

Le insulae – ediliza popolare della Roma imperiale

Gli edifici popolari più diffusi, in quest’epoca erano proprio le insule, come quella i cui resti ancora oggi possiamo vedere nei pressi di Piazza Venezia. Le insulae sorsero nel IV sec. a. C. per offrire un tetto, ad una popolazione in continua espansione. Le insulae sfruttavano infatti, al pari dei moderni condomini, lo spazio in altezza, e potevano raggiungere anche venti metri. La costruzione delle insulae divenne presto un’attività  lucrosa.

Sovraffollamento e speculazione edilizia

Gli imprenditori edili cercavano di costruire edifici alti, dai muri sottili e con materiali scadenti. I proprietari poi suddividevano gli alloggi in celle, in modo da creare più appartamenti possibili e riscuotere un maggior numero di affitti. Gli edifici venivano realizzati in malo modo, da persone senza scrupoli, interessate più al profitto che alla qualità  di quello che costruivano.

Il sovraffollamento, la eccessiva sopraelevazione e i materiali scadenti con cui vennero costruite, fecero della insulae delle abitazioni poco sicure. Erano spesso vittime di crolli e incendi. Augusto arrivò a proibire costruzioni che superassero i 20 metri di altezza, divieto che però non venne quasi mai rispettato visto l’aumento incessante della popolazione. Queste dimore continuarono a crescere e diventarono uno degli esempi più evidenti di speculazione.

Il poeta latino Giovenale ci descrive un po’ questa situazione al limite della vivibilità: “Noi abitiamo in una città, che si regge in gran parte su fragili puntelli; infatti, tramite questi il padrone di casa cerca di rimediare alle mura pericolanti e quando ha ricoperto con della calce la spaccatura di una vecchia crepa, invita a dormire tranquilli anche sotto la minaccia di un crollo improvviso. E’ meglio, quindi, vivere dove la notte non scoppiano incendi e non c’è alcun pericolo“.

Crasso imprenditore edile

Vi stupirà scoprire che uno di questi costruttori senza scrupoli fu proprio Crasso. Un uomo divenuto ricchissimo con l’edilizia e che finanziò la campagna in Gallia di Cesare guadagnandosi così un posto nel primo triumvirato.

Possiamo immaginarci che appena un palazzo crollava lui accorresse con i suoi muratori, offrendo ai malcapitati proprietari “quattro soldi” per comprare il loro terreno. Su questo terreno poi costruiva una malconcia abitazione, spesso utilizzando le stesse macerie di quella precedente, che poi affittava in tempi brevissimi.

Dopo queste “pillole” di Storia, vi lascio con una scena che riassume al meglio quello che accadeva poco più di 2000 anni fa. Di fatto già allora succedeva quello che fanno oggi i moderni speculatori edili a fronte di disastri naturali. Come mi piace sempre ripetere: “Tutto cambia affinchè nulla cambi”.

Interessati a visitare l’area archeologica principale di Roma, scoprendo altri aneddoti sui luoghi, i personaggi e le vicende della Città Eterna? Seguitemi nella mia visita guidata a Roma antica e archeologica, nel tour Roma Archeologica Sotterranea o in un altro dei miei tour e visite guidate a Roma e provincia.