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Il blog di Fabio Salemme su RomaGuideTour.it

I Diversi tipi di Abitazioni di Ostia Antica

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L’estate è quasi alle porte, le temperature invitano sempre di più alle passeggiate in luoghi aperti, ed eccoci qui a suggerire ancora una volta un’esplorazione dell’area archeologica di Ostia Antica, facilmente raggiungibile in quanto direttamente connessa alla città dalla linea ferroviaria che da Ostiense / Piramide connette con il litorale di Ostia. La fermata per l’area archeologica di ostia Antica è “Ostia Antica“.

Una città come Ostia Antica riesce ad offrirci una panoramica esaustiva dei diversi tipi di abitazione dell’epoca romana, dalle abitazioni tradizionali unifamiliari abitate dai ceti abbienti a quelle plurifamiliari, su più piani, appartamenti dati spesso in locazione agli altri ceti. Oggi vi parleremo proprio dei vari tipi di abitazioni private dei residenti della vecchia città portuale di Ostia, dopo avervi già parlato in un articolo precedente di edifici pubblici come le locande e tabernae di Ostia Antica.

Le case urbane unifamiliari sono le domus. Case completamente introverse, con gli ambienti interni che si affacciano su corti centrali, perché i muri laterali e spesso anche quello posteriore sono eretti sul confine del lotto e non possono avere finestre. Sulla strada non si prospetta una facciata completa, in quanto le stanze adiacenti sono affittate come negozi o botteghe artigiane, e della casa compare il solo ingresso, stretto tra i negozi.

Ad Ostia Antica, nei pressi delle Terme del Foro, lungo la via per la Porta Laurentina, si trova la Domus di Giove Fulminatore, ristrutturata in età augustea ma fondata tra il II ed il I sec. a.C. Questa domus si compone seguendo il tipo classico della casa ad atrio, la casa romana per eccellenza. La distribuzione degli ambienti interni è connotata dalla successione lungo l’asse centrale degli ambienti principali: Vestibolo, Atrio, Tablino e giardino posteriore.

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Dal Vestibolo d’ingresso si accedeva direttamente nell’Atrio, il cuore dell’abitazione e lo spazio più grande e più vissuto. La sua funzione originaria era quella di ospitare il focolare domestico ed una cisterna per la raccolta delle acque piovane, molto utile quando ancora non c’erano gli acquedotti. Per questo la sala era coperta da un particolare tetto (compluvium), le cui quattro falde pendevano a imbuto verso il centro della sala, che restava dunque scoperto e dove si apriva nel pavimento la cisterna sotterranea di raccolta (impluvium). La grande apertura nel tetto (cavaedium) era dunque stata concepita in origine per far entrare l’acqua e uscire il fumo, ma sicuramente in questa domus non fu mai usata per questo scopo.

Se una casa dell’epoca di Augusto viene costruita ancora cosi, si deve solamente ad un forte conservatorismo del gusto, che porta a privilegiare forme superate sul piano pratico e funzionale ma molto paludate e capaci di associare un’immagine di famiglia di antico lignaggio ai padroni di casa. Le camere disposte sui due lati dell’Atrio e appoggiate ai muri ciechi, prendono luce ed aria attraverso l’Atrio, che va quindi considerato a metà tra sala di soggiorno e corte centrale.

L’illuminazione e l’aerazione della casa risulterebbero dunque inadeguate, se non ci fosse il contributo del Tablino, la sala di ricevimento posta tra l’Atrio ed il giardino, con le pareti frontali completamente aperte, che dovevano garantire un rapido ricambio d’aria ed una buona illuminazione. Il Tablino fu chiuso e separato dal giardino durante una ristrutturazione successiva, invece con quella di età augustea nel vecchio giardino era stato sistemato un piccolo peristylium, un quadriportico con giardino centrale. Come si può intuire dall’origine greca del nome, questo elegantissimo ambiente non fa parte della tipologia originale della casa ad Atrio e fu aggiunto successivamente a imitazione delle abitazioni greche.

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A partire dall’età dei Flavi il tipo della casa ad Atrio, che richiede ampie superfici viene progressivamente abbandonato e in età tarda vengono realizzate domus anche su lotti assai minori e con caratteristiche insolite. Sempre nell’area archeologica di Ostia Antica, nella domus della Fortuna Annonaria del IV sec, si entra dal lato lungo per trovarsi in mezzo ad un piccolo peristilio con zona giorno a destra e zona notte a sinistra.

A cavallo tra il IV sec ed il V venne costruita la domus di Amore e Psiche, molto piccola. In questo caso non c’era abbastanza spazio per organizzare gli ambienti attorno ad una corte centrale. Al suo posto una sorta di ampio disimpegno, reso persino troppo importante dalla profusione di decorazioni, marmi, ninfei e fontanelle, che ne fanno certamente un posto delizioso, ma non è paragonabile alla severa vastità degli spazi nelle case tradizionali.

Le case più numerose ad Ostia Antica sono le case plurifamiliari a più piani, le insulae. Se ne trovano molti esempi vicino al Foro. Di altezza contenuta e solidamente costruite, offrono un ambiente di vita più che decoroso. Non bisogna necessariamente pensare alle insulae come alle case del sottoproletariato urbano. Non mancano anzi i casi di soluzioni di ampio comfort e persino elementi di lusso, come nel complesso delle Case a Giardino, databile alla prima metà del II sec, quando un incendio aveva distrutto una vasta area di pregio, compresa tra il Decumano e la Via della Foce. La ricostruzione segu ìuna progettazione condotta con criteri, che ricordano le sperimentazioni degli architetti del Movimento Moderno.

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L’area del complesso delle Case a Giardino fu perimetrata da blocchi di nuovi edifici, che includevano le poche case sopravvissute all’incendio e definivano un’area interna di pertinenza di forma rettangolare, alla quale si accedeva attraverso quattro portali posti in asse. L’area interna, sistemata a giardino, doveva sembrare straordinariamente calma e silenziosa. La tipologia di costruzione adottata è sorprendentemente innovativa. Ciascun blocco presenta al centro gli ingressi agli appartamenti inferiori e le scale per salire a quelli superiori. Si è potuta ricostruire questa struttura osservando come le scale erano doppie e avevano pendenza diversa, una utilizzabile dentro l’appartamento, per salire al livello superiore e l’altra per raggiungere direttamente dall’esterno quello di sopra. Gli appartamenti sono organizzati su due livelli con il soggiorno a doppia altezza sul quale si affaccia un ballatoio, che serve le camere del secondo livello. Le camere prendono aria e luce attraverso il soggiorno, analogamente a quelle delle domus, che si affacciano sull’atrio.

La pianta degli appartamenti delle Case a Giardino deriva da quella di una domus tagliata a metà, e questa sezione apre lo spazio interno dell’appartamento ad una relazione con il giardino esterno innovativa, attraverso le finestre panoramiche del soggiorno che ricordano le pareti vetrate dei nostri giorni. Fa impressione la somiglianza con il tipo della Maison Citrohan, progettata da Le Corbusier nel 1920. Insomma l’esperienza estetica offerta da questi spazi non dovrebbe aver deluso nemmeno chi era abituato agli interni delle domus, e possiamo immaginare che sia venuto a vivere qui un strato sociale paragonabile a quello che in una città come Milano, agli inizi degli anni ’80, ha lasciato i quartieri eleganti del centro, per trasferirsi nel verde di Milano Due.

Continuate a seguire il nostro blog, nei prossimi articoli continueremo ad esplorare l’incredibile complesso archeologico di Ostia Antica. Seguiteci anche sulle reti sociali, soprattutto su Facebook e Instagram dove la nostra community è molto attiva, e dove pubblichiamo costantemente aggiornamenti sulle nostre iniziative, tour speciali e visite guidate particolari, come quelle del nostro circuito di esperienze di arte, artigianato e gastronomia tipica dei quartieri romani, o come i nostri tour teatralizzati a Roma e provincia.

Se siete interessati a visitare il sito archeologico di Ostia Antica in dettaglio, scoprendo aneddoti sui luoghi, i personaggi e le vicende che hanno attraversato il vecchio quartiere portuale dell’Impero Romano, seguitemi nella mia visita guidata all’area archeologica di Ostia Antica, o uno dei miei tour con belle passeggiate all’aperto come il tour di Appia Antica e Castelli Romani, il tour di Villa Adriana e Ville di Tivoli o un altro dei miei tour classici e visite guidate a Roma e provincia.

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